BIODIVERSITÀ, ANCHE ROSSANO A “TERRA FUTURA”
TRA QUALITÀ E GRANDE DISTRIBUZIONE
SMURRA: CONSUMATORI SEMPRE PIÙ CRITICI E ATTENTI
Rossano (CS), Giovedì 3 Giugno 2010 – Anno Internazionale della Biodiversità, anche ROSSANO alla VII edizione di Terra Futura, l’evento clou dedicato alle grandi sfide della qualità della vita nell’era della globalizzazione. Grande distribuzione e Piccole e medie imprese. Lavoro, giustizia e spesa quotidiana, quella di tutti e di tutti i giorni.
Sono stati, questi, i temi del vivace dibattito organizzato dai GRUPPI DI ACQUISTO FIORENTINI (G.A.S.) e che ha visto confrontarsi, sulle questioni aperte legate al mondo del lavoro, consumatori, realtà produttive e distributive. Ad ospitare l’evento, nei giorni scorsi, l’importate edizione 2010 della Fiera “TERRA FUTURA” presso la famosa Fortezza da Basso a Firenze.
Numerosi gli ospiti e le personalità dal Premio Nobel per la Fisica Carlo RUBBIA, al procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giuseppe PIGNATONE, al Presidente di Slow Food Carlo PETRINI, ai vertici del mondo politico e sindacale regionali e nazionali.
Per ROSSANO e per la Calabria, tra i protagonisti del dibattito, anche l’Avv. Cristiana SMURRA, in rappresentanza di BIOSMURRA, azienda produttrice di clementine biologiche certificate, sita nella valle del Colagnati.
Al termine della tre giorni della mostra-convegno internazionale sulle buone pratiche di vita, di governo e d’impresa verso un futuro equo e sostenibile, in una gremita Sala Borsa delle Imprese Responsabili, oltre alla SMURRA, hanno partecipato al dibattito anche Claudio VANNI responsabile Relazioni Esterne Unicoop Firenze, Dalida ANGELINI segreteria Regionale Filcams-Cgil, Daniele SCAPIGLIATI produttore di biscotti in Toscana, Enrico CECCHI consumatore critico del Gas Equobaleno di Firenze coordinati da Lapo PEDANI.
Partendo dalle singole rispettive competenze ed esperienze, i diversi attori hanno sviscerato logiche e dinamiche in gioco continuo nel confronto costante tra produzione, distribuzione, diritti connessi ai lavoratori e consumatori finali.
“Se la grande distribuzione – dichiara Cristiana SMURRA – nel preoccuparsi delle fasce deboli con limitata capacità di spesa, inizia a puntare anche alla responsabilità sociale d’impresa, per raggiungere consumatori sempre più critici ed attenti ai diritti dei lavoratori e alla sopravvivenza dignitosa dei produttori, a loro volta – continua – le realtà produttive puntano alla qualità e accorciano la filiera intercettando in modo diretto il consumatore finale che sa apprezzare e riconoscere il giusto prezzo ai prodotti forniti. In questo scontro/incontro tra realtà lontane e forse inconciliabili – conclude SMURRA – interviene il quarto attore che, nel tutelare livelli di occupazione a tutti i costi, cade spesso in una serie di contraddizioni che stridono rispetto ad una realtà più complessa rispetto ad altre”.