AGRICOLTURA SOSTENIBILE, CORIGLIANO-ROSSANO FA SCUOLA
CLEMENTINE ETICHE BIOSMURRA SU GOLOSARIO MASSOBRIO
NUOVO STORYTELLING PER UN’ALTRA ECONOMIA DELLA TERRA

CORIGLIANO-ROSSANO (Cs), giovedì 10 giugno 2021 – Contribuire a difendere un’idea di agricoltura e di alimentazione rispettose della Terra e delle persone, nella convinzione che, oggi come ieri, produrre sano è possibile. Coltivare agrumi nel segno della sostenibilità ambientale, sociale, politica ed economica. La lente d’ingrandimento de Il Golosario, il più grande archivio dell’agroalimentare che sotto la guida di Paolo Massobrio racconta l’Italia, i territori e le storie degli artigiani del gusto, posa il suo sguardo su Corigliano – Rossano e sulla Sibaritide.
Sull’esperienza imprenditoriale al femminile guidata dalle sorelle Cristiana e Marina Smurra, ispirata dalla ricerca costante della rete con altre realtà vocate alla sostenibilità e ad un nuovo storytelling per un’altra economia della terra, continuano a mantenersi accesi i riflettori delle principali testate nazionali ed internazionali.
Sole, aria, acqua e tanta inesauribile passione. Microclima, impasto ideale dei terreni, bassa resa, innovazione, efficienza energetica, riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale degli impianti, uso di fonti rinnovabili, l’orto e il piccolo pollaio per le uova ad uso familiare. La vendita dei prodotti a gruppi di acquisto solidali, la creazione di un’economia circolare virtuosa tramite l’appartenenza a RESSUD e alla rete biologica siciliana Le Galline Felici, i gruppi di lavoro (scuola e cinefest) per sensibilizzare bambini, studenti e famiglie verso consumi critici e consapevoli, la promozione di un orto scolastico a Corigliano-Rossano. – Sono, queste, le coordinate della narrazione di questa esperienza che 11 anni fa ha introdotto il primo succo 100% di clementine e mandarino e che ha le sue radici nelle Valli del Colagnati e del Coriglianeto, dove crescono – così come suggerisce il titolo – Le clementine genuine ed etiche della Piana di Sibari.
Nel segno della sostenibilità – si legge nel servizio del portale che raccoglie lo storytelling del Made in Italy – i frutti di piccolo calibro, inadatti per vendita al dettaglio, sono trasformati nei laboratori laboratorio artigianale, in gustosi succhi naturali a base di clementine (86%) e mandarini autoctoni (14%) dal contenuto di succo superiore alla norma, dalla colorazione intensa e naturale, senza l’aggiunta di zuccheri e conservanti. Ma non è tutto. Gli agrumi marci o caduti a terra, inadatti per entrambe le funzioni, vengono scambiati con letame naturale con un allevamento locale di vacche
di razza podolica, quale nutrimento per le medesime. – (Fonte: BIOSMURRA – Corigliano-Rossano – Comunicazione Istituzionale/Strategica – Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying)